Comunicazione
tributaria n. 1
(versione pdf. )
Roma, 6 febbraio
2009
2. La possibilità di prevedere tramite appositi decreti gli studi di settore validi per il 2008
3. La validazione di 69 nuovi studi di settore per il 2008: la riunione dell’11 dicembre 2008
4. La raccolta dei dati per adeguare gli studi di settore alle crisi: le due differenti modalità
In questi ultimi mesi, come avrete senz’altro visto dagli articoli della stampa specializzata, l’opinione pubblica, in particolare il sistema delle imprese ed il mondo politico, sono ripetutamente intervenuti nel dibattito sulla crisi per mettere in risalto, anche, come gli studi di settore possano non essere più rappresentativi delle singole realtà imprenditoriali.
A
tal riguardo, si ricorda che in data 6 novembre 2008 si è riunita, in seduta
straordinaria, la Commissione degli esperti degli studi di settore al fine di
analizzare il possibile impatto della crisi sulla capacità, degli studi stessi,
di rappresentare correttamente le realtà imprenditoriali (cfr Com.
trib. 14.11.2008, n. 103).
La
convocazione, sollecitata dalla Confederazione, unitamente alle altre
Organizzazioni della piccola impresa, ha permesso di analizzare, sulla base dei
primi dati macroeconomici disponibili, i segnali di crisi e di stabilire un
percorso che, necessariamente, deve mettere gli operatori economici, e chi li
assiste negli adempimenti, nella possibilità di affrontare con la necessaria
chiarezza l’adempimento relativo alla dichiarazione dei redditi del 2008 (per
maggiori approfondimenti cfr Com. trib.
14.11.2008, n. 103 e Com. trib. 23.12.2008, n.
112).
La
normalità economica fotografata dagli studi di settore è, infatti, costruita
su dati del 2006, o precedenti, e pertanto, per i settori toccati dalla crisi,
rappresenta un quadro economico che diverge profondamente dai risultati che le
imprese stanno conseguendo.
Al
termine della riunione è stato approvato un documento,
condiviso dall’Amministrazione finanziaria,([1])in
cui viene tracciato un percorso che inizia da una attenta analisi dell'impatto
della crisi sui processi produttivi e sui mercati di riferimento delle imprese,
e che porterà, entro marzo 2009, ad esprimere un parere sulla capacità degli
studi di rappresentare le diverse realtà operative.
Entro
marzo, quindi, si riunirà, in via straordinaria, la
Commissione degli esperti sugli studi di settore che dovrà adottare le
opportune soluzioni per consentire agli operatori economici, come sopra
ricordato, di affrontare con la necessaria chiarezza gli adempimenti relativi
alla dichiarazione dei redditi per il 2008.
Nello
stesso documento, inoltre, veniva affermato che una volta presentate le
dichiarazioni dell’anno 2008, sarà analizzato concretamente l’impatto della
crisi sui singoli settori, sulla base, quindi, dei dati dichiarati dagli stessi
contribuenti con riferimento all’anno 2008 e, dall’analisi, potranno
scaturire ulteriori correttivi. Questi correttivi, oltre ad adeguare
ulteriormente il ricavo di congruità in modo sicuramente più preciso,
potrebbero permettere, in fase di selezione delle posizioni da controllare,
l’eliminazione di quelle per le quali lo studio di settore non è più
rappresentativo.
Nel
documento della commissione esperti del 6 novembre 2008, si è deciso, inoltre,
di inserire delle ulteriori domande nell’allegato studi di settore della
dichiarazione UNICO-2009, per meglio cogliere gli aspetti della crisi economica,
non già rappresentati dagli elementi contabili.
2.
La possibilità di prevedere tramite appositi decreti gli studi di settore
validi per il 2008
Nel
decreto legge in oggetto due sono gli interventi che hanno riguardato gli studi
di settore:
In
questa sede interessa maggiormente il primo provvedimento con il quale il
legislatore ha inteso rafforzare quelle che erano le determinazioni assunte
nella commissione degli esperti del 6 novembre 2008 prevedendo, espressamente,
all’articolo 8, una revisione congiunturale speciale degli studi di settore.
Viene stabilito che al fine di tenere conto degli effetti della crisi economica e dei mercati,
con particolare riguardo a determinati settori o aree territoriali, gli studi
di settore possono essere integrati con decreto del Ministro dell’economia
e delle finanze, previo parere della Commissione degli esperti. Per
l’integrazione si terrà conto dei dati della contabilità nazionale, degli
elementi acquisibili presso istituti ed enti specializzati nella analisi
economica, nonché delle segnalazioni degli Osservatori regionali.
Seppur
il decreto non preveda un termine per procedere nella citata integrazione, la
Commissione degli esperti ha stabilito che questo deve avvenire entro il mese di
marzo 2009.
L’11 dicembre 2008 si è riunita la Commissione degli esperti per la validazione di 69 studi di settore revisionati nel corso del 2008; tuttavia, prima di procedere all’analisi degli studi revisionati, ed anche alla luce del documento dalla stessa approvato il 6 novembre u.s., è stato formalizzato un generalizzato parere di astensione in merito alla capacità degli studi di rappresentare la realtà economica delle singole imprese, per il periodo di imposta 2008, anno in cui la crisi economica ha colpito in maniera significativa tutti i comparti produttivi.
Il parere di astensione formulato dalla Commissione è supportato dall’esigenza di “aggiornare” tutti gli studi di settore tenendo conto di una serie di considerazioni:
Ciò premesso, la Commissione ha ritenuto che, sulla scorta del disposto normativo menzionato, gli studi in evoluzione in tutti i modi dovevano essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale entro il termine del 31 dicembre 2008 ([2]),a condizione che entro il mese di marzo 2009 (in tempo utile per la prossima dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2008) siano inseriti appositi correttivi finalizzati ad adeguare la capacità degli studi ad intercettare gli effetti della grave crisi economica.
La Commissione inoltre ha espresso il proprio parere astenendosi sulla valenza degli studi per il periodo di imposta 2008 al fine di permetterne comunque la loro applicazione per i periodi d’imposta anteriori al 2008 qualora risultino più favorevole per il contribuente e su sua richiesta Un parere negativo ne avrebbe impedito la loro pubblicazione e pertanto la loro applicazione retroattiva.
In
sostanza, l’approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli studi
revisionati quest’anno rileva ai soli fini della retroattività, ovvero viene
garantita ai contribuenti, laddove questi ultimi ne facessero richiesta, la
possibilità di applicare retroattivamente gli studi, qualora presentino
condizioni di miglior favore. Tale
decisione deriva, in misura principale, dalla necessità di evitare defaticanti
contenziosi in relazione a studi, quali quelli della meccanica e
dell’impiantistica, che presentavano notevoli criticità
(che sembrano in gran parte superate con l’ultima versione degli studi).
4.1
Direttamente attraverso il portale della Sose
Al
fine di procedere all’integrazione degli studi, approvati ed in vigore per il
2008, la Sose (società per gli studi di settore), unitamente alla
Confederazione e alle altre Organizzazioni della piccola impresa, ha predisposto
appositi questionari (diversificati per settori: servizi, manifatturiero,
commercio e professionisti). Tali questionari, qui allegati, con le
relative istruzioni, sono compilabili, anche in forma anonima, collegandosi
direttamente al portale della Sose (www.sose.it).
Per facilitare la divulgazione dei questionari sulla home page della
Confederazione è stato inserito un apposito link che rinvia alla pagine web
della Sose. Consapevoli che solo una massiccia raccolta di informazioni può
permettere di ben “tarare” gli studi da applicare per il 2008 si
invita, pertanto, a fornire la massima collaborazione.
4.2
Mediante invio di tracciati record alla Sose
Per una raccolta più
ampia di informazioni, Sose ha concordato con Assosoftware le specifiche
tecniche e le modalità di invio (qui allegate), di una parte ([3]),
dei dati richiesti dai questionari. Siete pregati di prendere contatto con le
vostre software houses per l’estrapolazione, dai vostri programmi di
contabilità, dei dati richiesti. A tal riguardo Assosoftware ha assicurato la
piena disponibilità a collaborare con le software houses nel fornire
chiarimenti in merito.
a cura di Claudio
Carpentieri - Ufficio Politiche Fiscali
(CC/cc/studi_crisi)
[1] E’ appena il caso di sottolineare, infatti, che i rappresentati del dipartimento e dell’Agenzia delle entrate fanno parte della Commissione esperti (cfr Com. trib. 23.12.2008, n. 112).
[2]
La pubblicazione dei 69 studi revisionati è avvenuta sul S.O. alla G.U. n.
304 del 31/12/2008.
[3]
Si tratta solo dei dati contabili, quelli di natura finanziaria ovvero gli
altri dati richiesti nei questionari potranno essere forniti solo mediante
compilazione diretta sul portale della Sose.